Le mille luci di New York
Un folgorante libro d'esordio, scritto da McInerney quando aveva ventinove anni e diventato in breve uno dei più acclamati best seller d'America. La storia è di quelle che non si dimenticano; la scrittura, concitata e imprevedibile, colpisce fin dalle prime battute. Il protagonista, che lavora presso una rivista chic di New York, al Reparto Verifica dei Fatti, è ''andato oltre su una coda di cometa di polvere bianca'' nell'intento di saggiare i propri limiti, ma il mondo rutilante dei locali alla moda e dei personaggi di successo che frequenta durante le sue peregrinazioni notturne è incompatibile con la routine quotidiana. La vita spericolata non si concilia con un lavoro che inchioda alla scrivania dalla mattina alla sera. Il capo, una donna severa come una maestra elementare d'altri tempi, non è disposta ad accettare debolezze ed errori. Il nostro eroe, che ormai non può più fare a meno di uno stick di Vicks inalante per aprirsi un varco tra i mucchi di ''neve'' indurita che gli ostruiscono le narici e di un paio di occhiali scuri per difendere gli occhi incapaci di affrontare la luce del giorno, viene licenziato senza preavviso. La vita privata non va meglio: la moglie, una ex ragazza di provincia diventata modella di successo, lo scarica da un giorno all'altro senza troppe spiegazioni. Ma questo comportamento ha ragioni profonde, le cui radici si trovano nell'infanzia e in complicati rapporti familiari. Quando l'autore affronta questa parte della storia dà il meglio di se stesso, scavando anche nella propria biografia, e la scrittura diventa commovente e priva di sbavature sentimentali.
Titolo originale: ''Bright Lights, Big City'' (1984).
Un folgorante libro d'esordio, scritto da McInerney quando aveva ventinove anni e diventato in breve uno dei più acclamati best seller d'America. La storia è di quelle che non si dimenticano; la scrittura, concitata e imprevedibile, colpisce fin dalle prime battute. Il protagonista, che lavora presso una rivista chic di New York, al Reparto Verifica dei Fatti, è ''andato oltre su una coda di cometa di polvere bianca'' nell'intento di saggiare i propri limiti, ma il mondo rutilante dei locali alla moda e dei personaggi di successo che frequenta durante le sue peregrinazioni notturne è incompatibile con la routine quotidiana. La vita spericolata non si concilia con un lavoro che inchioda alla scrivania dalla mattina alla sera. Il capo, una donna severa come una maestra elementare d'altri tempi, non è disposta ad accettare debolezze ed errori. Il nostro eroe, che ormai non può più fare a meno di uno stick di Vicks inalante per aprirsi un varco tra i mucchi di ''neve'' indurita che gli ostruiscono le narici e di un paio di occhiali scuri per difendere gli occhi incapaci di affrontare la luce del giorno, viene licenziato senza preavviso. La vita privata non va meglio: la moglie, una ex ragazza di provincia diventata modella di successo, lo scarica da un giorno all'altro senza troppe spiegazioni. Ma questo comportamento ha ragioni profonde, le cui radici si trovano nell'infanzia e in complicati rapporti familiari. Quando l'autore affronta questa parte della storia dà il meglio di se stesso, scavando anche nella propria biografia, e la scrittura diventa commovente e priva di sbavature sentimentali.
Titolo originale: ''Bright Lights, Big City'' (1984).