Le conferenze di Parigi. Meditazioni cartesiane
Le Meditazioni Cartesiane riprendono il corso di quelle
Meditationes de Prima Philosophia con cui René
Descartes ha di fatto inaugurato la moderna filosofia
della soggettività. Edmund Husserl adotta però il suo
metodo fenomenologico, andando alla datità stessa
delle cose per trovare un fondamento assoluto:
l’io che fa esperienza delle cose che lo circondano
e medita su questa esperienza, mettendone in luce
le strutture essenziali. Le prime quattro Meditazioni
offrono un’introduzione ai temi fondamentali
della fenomenologia husserliana, dalla correlazione
noetico-noematica dell’intenzionalità ai concetti
dell’ego trascendentale, della monade e molti altri.
Dopo l’analisi della soggettività Husserl affronta
la questione del solipsismo: come può questo io
meditante avere l’esperienza di un mondo in comune
con altri soggetti, nel quale è possibile parlare
di conoscenza oggettiva? A partire da qui si sviluppa
il corso della quinta Meditazione Cartesiana,
a ragione considerata uno dei vertici della produzione
filosofica di ogni tempo: il tentativo di rendere
conto dell’estraneo a partire da noi stessi attraverso
un’analisi del corpo proprio.
La presente edizione offre, oltre al testo delle
Meditazioni, la possibilità di approfondirne i temi
con Le conferenze di Parigi – il testo delle lezioni
di cui le Meditazioni sono uno sviluppo sostanziale –,
i Sommari approntati da Husserl per le sue lezioni,
nonché i commenti critici di Roman Ingarden.
Le Meditazioni Cartesiane riprendono il corso di quelle
Meditationes de Prima Philosophia con cui René
Descartes ha di fatto inaugurato la moderna filosofia
della soggettività. Edmund Husserl adotta però il suo
metodo fenomenologico, andando alla datità stessa
delle cose per trovare un fondamento assoluto:
l’io che fa esperienza delle cose che lo circondano
e medita su questa esperienza, mettendone in luce
le strutture essenziali. Le prime quattro Meditazioni
offrono un’introduzione ai temi fondamentali
della fenomenologia husserliana, dalla correlazione
noetico-noematica dell’intenzionalità ai concetti
dell’ego trascendentale, della monade e molti altri.
Dopo l’analisi della soggettività Husserl affronta
la questione del solipsismo: come può questo io
meditante avere l’esperienza di un mondo in comune
con altri soggetti, nel quale è possibile parlare
di conoscenza oggettiva? A partire da qui si sviluppa
il corso della quinta Meditazione Cartesiana,
a ragione considerata uno dei vertici della produzione
filosofica di ogni tempo: il tentativo di rendere
conto dell’estraneo a partire da noi stessi attraverso
un’analisi del corpo proprio.
La presente edizione offre, oltre al testo delle
Meditazioni, la possibilità di approfondirne i temi
con Le conferenze di Parigi – il testo delle lezioni
di cui le Meditazioni sono uno sviluppo sostanziale –,
i Sommari approntati da Husserl per le sue lezioni,
nonché i commenti critici di Roman Ingarden.