La sonnambula
Di rado il destino si rivela fin dall’infanzia:
ma è proprio quello che accade alla protagonista
di questo romanzo, preda fin da bambina
di svenimenti improvvisi dai quali si risveglia con
il presagio di un evento futuro. I genitori cercano
di tenere nascosto questo suo dono e sperano
che un buon matrimonio possa metterla
al sicuro: e invece è proprio quel matrimonio
il luogo più pericoloso per lei, che sarà costretta
a fuggire più lontano che può per ricostruirsi
una vita contando solo sulle proprie forze.
Comincia così, in una città della Sardegna,
l’avventura di Ofelia Rossi, “rinomata
sonnambula”, donna sola e fiera, che nel suo
salotto in via del Fiore Rosso si guadagna da
vivere offrendo vaticini per il prezzo di 5 lire.
Le sue clienti sono perlopiù signore che covano
nell’animo inquietudini e desideri per sé stesse
o per coloro che amano. La sonnambula le fa
parlare, le sa ascoltare, poi simula una trance,
impugna una penna d’oca e scrive il suo
responso. Fino a quando cominciano a verificarsi
eventi che sfuggono anche alla sua sapiente
regia, e il passato torna a bussare alla sua porta...
Ispirandosi a un ritaglio di giornale di fine
Ottocento, Bianca Pitzorno gioca con gli
archetipi del romanzo d’avventura e d’amore,
intinge la penna nel gotico e nel picaresco per
scrivere un romanzo brulicante di vita, onirico,
ironico e politico insieme. Abitata da visioni
misteriose, la sonnambula è al tempo stesso
aliena da ogni superstizione, capace di affrontare
con dignità e coraggio il suo destino di donna
sola in un mondo ostile. Attraverso la sua
straordinaria avventura Bianca Pitzorno celebra
il potere della mente umana e ci ricorda
che grazie alla nostra forza d’animo, razionalità
e fantasia siamo noi a scrivere le nostre vite.
Di rado il destino si rivela fin dall’infanzia:
ma è proprio quello che accade alla protagonista
di questo romanzo, preda fin da bambina
di svenimenti improvvisi dai quali si risveglia con
il presagio di un evento futuro. I genitori cercano
di tenere nascosto questo suo dono e sperano
che un buon matrimonio possa metterla
al sicuro: e invece è proprio quel matrimonio
il luogo più pericoloso per lei, che sarà costretta
a fuggire più lontano che può per ricostruirsi
una vita contando solo sulle proprie forze.
Comincia così, in una città della Sardegna,
l’avventura di Ofelia Rossi, “rinomata
sonnambula”, donna sola e fiera, che nel suo
salotto in via del Fiore Rosso si guadagna da
vivere offrendo vaticini per il prezzo di 5 lire.
Le sue clienti sono perlopiù signore che covano
nell’animo inquietudini e desideri per sé stesse
o per coloro che amano. La sonnambula le fa
parlare, le sa ascoltare, poi simula una trance,
impugna una penna d’oca e scrive il suo
responso. Fino a quando cominciano a verificarsi
eventi che sfuggono anche alla sua sapiente
regia, e il passato torna a bussare alla sua porta...
Ispirandosi a un ritaglio di giornale di fine
Ottocento, Bianca Pitzorno gioca con gli
archetipi del romanzo d’avventura e d’amore,
intinge la penna nel gotico e nel picaresco per
scrivere un romanzo brulicante di vita, onirico,
ironico e politico insieme. Abitata da visioni
misteriose, la sonnambula è al tempo stesso
aliena da ogni superstizione, capace di affrontare
con dignità e coraggio il suo destino di donna
sola in un mondo ostile. Attraverso la sua
straordinaria avventura Bianca Pitzorno celebra
il potere della mente umana e ci ricorda
che grazie alla nostra forza d’animo, razionalità
e fantasia siamo noi a scrivere le nostre vite.