La distanza che ci separa
“La mia libertà dipende dalla scrittura. E quanto
più scrivo più sarò vicino alla libertà.” È sotto
l’effetto di questa spinta, di questa necessità,
che Renato Cisneros, scrittore e noto giornalista,
si mette alla ricerca dell’uomo che è stato suo padre
prima che lui nascesse, prima che diventasse
un genitore inflessibile e una figura pubblica tanto
potente quanto controversa nel Perù degli anni
settanta e ottanta, il generale Luis Federico
“il Gaucho” Cisneros.
La distanza che ci separa è una saga famigliare
che si ramifica in tutto il Sudamerica, tra famiglie
illegittime, rivoluzioni e matrimoni contrastati;
è un figlio che dopo aver perso il padre inizia
a ripercorrere la sua storia tra fotografie in bianco
e nero, pagelle scolastiche e lettere. Perché proprio
nelle parole scritte pare celarsi la verità, l’essenza
dell’uomo nascosto dal personaggio pubblico.
Un romanzo insieme documentale ed emozionale
che sconvolge per la sua onestà e commuove
per il suo innegabile valore universale.
“La mia libertà dipende dalla scrittura. E quanto
più scrivo più sarò vicino alla libertà.” È sotto
l’effetto di questa spinta, di questa necessità,
che Renato Cisneros, scrittore e noto giornalista,
si mette alla ricerca dell’uomo che è stato suo padre
prima che lui nascesse, prima che diventasse
un genitore inflessibile e una figura pubblica tanto
potente quanto controversa nel Perù degli anni
settanta e ottanta, il generale Luis Federico
“il Gaucho” Cisneros.
La distanza che ci separa è una saga famigliare
che si ramifica in tutto il Sudamerica, tra famiglie
illegittime, rivoluzioni e matrimoni contrastati;
è un figlio che dopo aver perso il padre inizia
a ripercorrere la sua storia tra fotografie in bianco
e nero, pagelle scolastiche e lettere. Perché proprio
nelle parole scritte pare celarsi la verità, l’essenza
dell’uomo nascosto dal personaggio pubblico.
Un romanzo insieme documentale ed emozionale
che sconvolge per la sua onestà e commuove
per il suo innegabile valore universale.