Alessandro Mari si è laureato nel 2005 con una tesi sul Postmoderno e, in particolare, sull'opera di Thomas Pynchon. Il suo romanzo d'esordio, Troppo umana speranza, grande affresco sull'Italia risorgimentale, vince il Premio Edoardo Kihlgren - Città di Milano e il prestigioso Premio Viareggio 2011. Nel 2013 Feltrinelli pubblica, Gli alberi hanno il tuo nome, romanzo che mette in parallelo Francesco d'Assisi e Rachele, una psicoterapeuta contemporanea. Nel 2015 Bompiani pubblica L’anonima fine di Radice, romanzo per ragazzi con al centro le vicende della blogger sedicenne Sofia e di "Radice Quadrata", un ragazzo misterioso e originale. Nel 2016 Rizzoli Lizard pubblica la graphic novel Randagi. Da zero, sceneggiata da Alessandro Mari e illustrata da Francesca Zoni, dove viene raccontato, attraverso i protagonisti Tito e Nina, un futuro distopico dove il mondo è in mano ai ragazzi, a seguito di un'epidemia che uccide gli adulti. Il finale aperto lascia supporre la possibilità di un sequel. Nel 2017 Feltrinelli pubblica Cronaca di lei, incentrata su un pugile di grande successo sul viale del tramonto, Milo "One Way” Montero, e la sua atipica storia d'amore con una giovane e spregiudicata aspirante modella. I suoi romanzi sono tradotti o in corso di traduzione in Europa e in Sud America.
Inizia la sua attività di traduttore lavorando a molti titoli YA di autori tra cui Michael Grant (Gone), Simon Morden, Emily Diamand, Marcus Sedgwick, Blake Nelson (Destroy all cars) e David Levithan (Every day). Ha poi tradotto, tra gli altri, The Wave di Todd Strasser, Just Kids di Patti Smith, Ruby di Cynthia Bond, Uncommon Type di Tom Hanks, The Long Home di William Gay, Thunderstruck di Elizabeth McCracken e sta curando una nuova traduzione di Great Expectations di Charles Dickens.
Dal 2015 coordina, assistendo Alessandro Baricco, il College di Scrivere presso la Scuola Holden Storytelling and Performing Arts di Torino.
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