In prima linea
Corrispondente di guerra tra le più grandi
del suo tempo, Marie Colvin ha coperto per
decenni i conflitti più feroci del pianeta: Iran,
Iraq, Medio Oriente, Libia, Kosovo, Cecenia,
Timor Est, Etiopia, Zimbabwe, Sierra Leone,
Sri Lanka, Guantanamo, Egitto, Afghanistan,
Siria, testimoniando l’eroismo senza gloria
e senza voce delle vittime. Scrivere dal fronte
era per lei non solo una professione, era la vita
stessa, guidata da una regola necessaria:
non avere paura di avere paura.
La benda piratesca indossata sull’occhio sinistro,
colpito dalla scheggia di una granata, non poté
che rinforzare un carisma che aggrediva gli
stereotipi. Lei che amava indossare lingerie
La Perla sotto il giubbotto antiproiettile,
lei che nella stessa settimana poteva trovarsi
a Los Angeles con Warren Beatty e in Cecenia
a rischiare la vita fra le montagne.
Uccisa nel 2012 a Homs dal regime siriano,
ha lasciato articoli e reportage straordinari,
raccolti qui per la prima volta a comporre
un modello per le donne – e gli uomini –
che fanno il suo mestiere.
Corrispondente di guerra tra le più grandi
del suo tempo, Marie Colvin ha coperto per
decenni i conflitti più feroci del pianeta: Iran,
Iraq, Medio Oriente, Libia, Kosovo, Cecenia,
Timor Est, Etiopia, Zimbabwe, Sierra Leone,
Sri Lanka, Guantanamo, Egitto, Afghanistan,
Siria, testimoniando l’eroismo senza gloria
e senza voce delle vittime. Scrivere dal fronte
era per lei non solo una professione, era la vita
stessa, guidata da una regola necessaria:
non avere paura di avere paura.
La benda piratesca indossata sull’occhio sinistro,
colpito dalla scheggia di una granata, non poté
che rinforzare un carisma che aggrediva gli
stereotipi. Lei che amava indossare lingerie
La Perla sotto il giubbotto antiproiettile,
lei che nella stessa settimana poteva trovarsi
a Los Angeles con Warren Beatty e in Cecenia
a rischiare la vita fra le montagne.
Uccisa nel 2012 a Homs dal regime siriano,
ha lasciato articoli e reportage straordinari,
raccolti qui per la prima volta a comporre
un modello per le donne – e gli uomini –
che fanno il suo mestiere.