Il Signore degli Anelli
Il Signore degli Anelli è un romanzo d’eccezione, al di
fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e
sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa
del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure
in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria,
segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi
crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di
diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui
dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti
giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in
un mondo immaginario ma ricostruito con cura
meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché
dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre
e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il
male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il
romanzo di Tolkien è in realtà un’allegoria della
condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti
antichi.
Il Signore degli Anelli è un romanzo d’eccezione, al di
fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e
sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa
del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure
in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria,
segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi
crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di
diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui
dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti
giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in
un mondo immaginario ma ricostruito con cura
meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché
dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre
e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il
male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il
romanzo di Tolkien è in realtà un’allegoria della
condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti
antichi.