Il mondo come volontà e rappresentazione
Per Tolstoj Schopenhauer è il più grande
pensatore del mondo. Questo giudizio è fondato
sul fatto che nessuno come lui ha sfruttato
l’esperienza come fonte di conoscenza.
Tuttavia, dato che l’esperienza non si spiega
da sé ma rimanda ad altro, Schopenhauer
si spinge fino a indagarne l’origine, che identifica
nella volontà di vivere. Ciò gli consente una
decifrazione del mondo che abbatte problemi,
chiarisce equivoci e risolve enigmi, come
in filosofia non era mai accaduto. Prima
di Schopenhauer l’essenza dell’uomo era riposta
nell’intelletto; Schopenhauer la ripone
nell’“impulso cieco e irrefrenabile” che anima
il tutto. È l’irrazionalismo, che si svilupperà
con Nietzsche e i movimenti filosofici successivi.
È anche una svolta nella plurisecolare lotta
contro l’astrazione che mortifica la vita.
Qui la vita è in primo piano e l’intelletto
è il suo servitore, finché non accumula tanta
energia da librarsi nei voli del genio.
Le drammatiche descrizioni della sempiterna
lotta dei viventi per strapparsi la materia,
delle loro illusioni e speranze nel multiforme
strazio del mondo e dei profondi meccanismi
psicologici, attraverso i quali la vita si fa beffe
di noi, sono solo alcune tra le meraviglie
di questo stupefacente capolavoro.
La traduzione è stata condotta sul testo dei
volumi secondo e terzo di Arthur Schopenhauer,
Sämtliche Werke, stabilito da Arthur Hübscher
per la F.A. Brockhaus, Wiesbaden 1972.
Per Tolstoj Schopenhauer è il più grande
pensatore del mondo. Questo giudizio è fondato
sul fatto che nessuno come lui ha sfruttato
l’esperienza come fonte di conoscenza.
Tuttavia, dato che l’esperienza non si spiega
da sé ma rimanda ad altro, Schopenhauer
si spinge fino a indagarne l’origine, che identifica
nella volontà di vivere. Ciò gli consente una
decifrazione del mondo che abbatte problemi,
chiarisce equivoci e risolve enigmi, come
in filosofia non era mai accaduto. Prima
di Schopenhauer l’essenza dell’uomo era riposta
nell’intelletto; Schopenhauer la ripone
nell’“impulso cieco e irrefrenabile” che anima
il tutto. È l’irrazionalismo, che si svilupperà
con Nietzsche e i movimenti filosofici successivi.
È anche una svolta nella plurisecolare lotta
contro l’astrazione che mortifica la vita.
Qui la vita è in primo piano e l’intelletto
è il suo servitore, finché non accumula tanta
energia da librarsi nei voli del genio.
Le drammatiche descrizioni della sempiterna
lotta dei viventi per strapparsi la materia,
delle loro illusioni e speranze nel multiforme
strazio del mondo e dei profondi meccanismi
psicologici, attraverso i quali la vita si fa beffe
di noi, sono solo alcune tra le meraviglie
di questo stupefacente capolavoro.
La traduzione è stata condotta sul testo dei
volumi secondo e terzo di Arthur Schopenhauer,
Sämtliche Werke, stabilito da Arthur Hübscher
per la F.A. Brockhaus, Wiesbaden 1972.