Il fumo e l'incenso
Il tempo sembra immobile a Serrapriola,
minuscolo e sonnolento paese dell’entroterra
siciliano dove da sempre tutto scorre uguale
a sé stesso: padre Ramacca allena la squadra
di calcetto della parrocchia, gli adolescenti del
rione – i Megli – vivono la noia, l’amore e forse
le prime esperienze con la droga, don Orazio
Scuderi mantiene saldi gli equilibri, nell’interesse
di tutti. Per il resto, l’evento più clamoroso che
possa accadervi è la sparizione del crocifisso
restaurato con le offerte dei fedeli, che scatena
il disappunto delle anziane comari.
Almeno fino a quando, in un pomeriggio
qualunque, un ragazzino del gruppo dei Megli
scompare. A indagare sono chiamati
il maresciallo Maira e il procuratore Ammirata,
i quali non sono così disposti a scoprire una
verità che temono scomoda. Anche il disilluso
Sergio Vilardo, ex giornalista d’inchiesta ormai
votato al quieto vivere, sembra tenersi alla larga.
Il suo intuito però non è ancora del tutto sopito,
e lo conduce a intravedere una pista inattesa.
E a ritrovare l’incoscienza di seguirla. Ma fino
a che punto?
Una storia intrisa di amara ironia
sull’ineluttabilità del male. Una Sicilia torrida
e assolata dove tutti sono innocenti, ma niente
è innocuo. Una giustizia sghemba che,
come nella lezione di Sciascia, è fragile e feroce
espressione del potere.
Il tempo sembra immobile a Serrapriola,
minuscolo e sonnolento paese dell’entroterra
siciliano dove da sempre tutto scorre uguale
a sé stesso: padre Ramacca allena la squadra
di calcetto della parrocchia, gli adolescenti del
rione – i Megli – vivono la noia, l’amore e forse
le prime esperienze con la droga, don Orazio
Scuderi mantiene saldi gli equilibri, nell’interesse
di tutti. Per il resto, l’evento più clamoroso che
possa accadervi è la sparizione del crocifisso
restaurato con le offerte dei fedeli, che scatena
il disappunto delle anziane comari.
Almeno fino a quando, in un pomeriggio
qualunque, un ragazzino del gruppo dei Megli
scompare. A indagare sono chiamati
il maresciallo Maira e il procuratore Ammirata,
i quali non sono così disposti a scoprire una
verità che temono scomoda. Anche il disilluso
Sergio Vilardo, ex giornalista d’inchiesta ormai
votato al quieto vivere, sembra tenersi alla larga.
Il suo intuito però non è ancora del tutto sopito,
e lo conduce a intravedere una pista inattesa.
E a ritrovare l’incoscienza di seguirla. Ma fino
a che punto?
Una storia intrisa di amara ironia
sull’ineluttabilità del male. Una Sicilia torrida
e assolata dove tutti sono innocenti, ma niente
è innocuo. Una giustizia sghemba che,
come nella lezione di Sciascia, è fragile e feroce
espressione del potere.