Il cibo a pezzi
Fin dai tempi di Socrate, il simposio è il momento
del nutrimento profondo, del corpo come dello spirito
che è insaziabile di conoscenza. Così, oggi più che mai
il gesto del nutrirsi è al centro non solo delle nostre vite individuali ma anche dei complessi intrecci economici, strategici, etici che determineranno le sorti del pianeta
in cui viviamo.
Attraverso una trattazione ricca di dati, di esempi, di punti di vista, queste pagine ci parlano del cibo, delle nuove frontiere tecnologiche applicate all’alimentazione come della necessità di proteggere le biodiversità; e lo fanno attraverso una tesi forte: e cioè che il cibo sia oggetto
di una vera e propria guerra sui cui opposti fronti
si confrontano due modalità di produzione degli alimenti che sono figlie di due diverse visioni della società,
della salute, della democrazia.
Vincenzo Gesmundo, segretario generale della più grande organizzazione di rappresentanza agricola italiana
ed europea – la Coldiretti –, Roberto Weber, sondaggista
e presidente dell’Istituto Ixè, e Felice Adinolfi, docente
di Economia Agraria all’Università di Bologna, mettono
in campo le loro competenze per offrirci una riflessione
sul presente che si fa, pagina dopo pagina, un accorato appello sul futuro che insieme – con le nostre scelte alimentari, con un uso responsabile delle tecnologie,
con il nostro voto – possiamo costruire per il mondo
sempre più popoloso in cui viviamo.
Chiude il volume una riflessione di Massimo Cacciari,
che solleva ulteriormente lo sguardo e ci riporta al cuore mitico e sacrale dell’esperienza del nutrimento.
Fin dai tempi di Socrate, il simposio è il momento
del nutrimento profondo, del corpo come dello spirito
che è insaziabile di conoscenza. Così, oggi più che mai
il gesto del nutrirsi è al centro non solo delle nostre vite individuali ma anche dei complessi intrecci economici, strategici, etici che determineranno le sorti del pianeta
in cui viviamo.
Attraverso una trattazione ricca di dati, di esempi, di punti di vista, queste pagine ci parlano del cibo, delle nuove frontiere tecnologiche applicate all’alimentazione come della necessità di proteggere le biodiversità; e lo fanno attraverso una tesi forte: e cioè che il cibo sia oggetto
di una vera e propria guerra sui cui opposti fronti
si confrontano due modalità di produzione degli alimenti che sono figlie di due diverse visioni della società,
della salute, della democrazia.
Vincenzo Gesmundo, segretario generale della più grande organizzazione di rappresentanza agricola italiana
ed europea – la Coldiretti –, Roberto Weber, sondaggista
e presidente dell’Istituto Ixè, e Felice Adinolfi, docente
di Economia Agraria all’Università di Bologna, mettono
in campo le loro competenze per offrirci una riflessione
sul presente che si fa, pagina dopo pagina, un accorato appello sul futuro che insieme – con le nostre scelte alimentari, con un uso responsabile delle tecnologie,
con il nostro voto – possiamo costruire per il mondo
sempre più popoloso in cui viviamo.
Chiude il volume una riflessione di Massimo Cacciari,
che solleva ulteriormente lo sguardo e ci riporta al cuore mitico e sacrale dell’esperienza del nutrimento.