I due problemi fondamentali dell'etica
Nel 1841 Arthur Schopenhauer riunisce sotto il titolo
I due problemi fondamentali dell’etica due trattati:
Sulla libertà del volere umano e Sul fondamento
della morale. Nel primo l’autore nega il libero arbitrio.
Ogni vivente ha una sua natura, che è attiva; può fare
quello che vuole, e perciò si ritiene libero, ma non può
volere se non quello che la combinazione dei motivi
e del carattere gli impone. Nel secondo trattato
individua come fondamento dell’etica la rottura
del principium individuationis che relega l’uomo
nell’egoismo; l’unico antidoto all’egoismo è la
compassione, che neutralizza l’istinto che porta
a servirsi degli altri come mezzo per il raggiungimento
dei propri fini, e fa sì che uno si rispecchi negli altri
(Tat twam asi = questo sei tu).
Con il testo tedesco a fronte.
Nel 1841 Arthur Schopenhauer riunisce sotto il titolo
I due problemi fondamentali dell’etica due trattati:
Sulla libertà del volere umano e Sul fondamento
della morale. Nel primo l’autore nega il libero arbitrio.
Ogni vivente ha una sua natura, che è attiva; può fare
quello che vuole, e perciò si ritiene libero, ma non può
volere se non quello che la combinazione dei motivi
e del carattere gli impone. Nel secondo trattato
individua come fondamento dell’etica la rottura
del principium individuationis che relega l’uomo
nell’egoismo; l’unico antidoto all’egoismo è la
compassione, che neutralizza l’istinto che porta
a servirsi degli altri come mezzo per il raggiungimento
dei propri fini, e fa sì che uno si rispecchi negli altri
(Tat twam asi = questo sei tu).
Con il testo tedesco a fronte.