Diavoli di Nuraiò
Un romanzo corale, un susseguirsi di storie
e personaggi narrati in una lingua che
si contamina col sardo, che non ha paura
di ricorrere al parlato e a metafore da realismo
magico in chiave mediterranea. Un libro
d’esordio che ha conquistato la giuria del Premio
Calvino e che ha segnato un punto importante
nell’affermarsi di quella che è stata definita
la “nouvelle vague sarda”, un gruppo di scrittrici
e scrittori che a cavallo degli anni Duemila
si sono affermati fuori dai confini dell’isola,
in Italia e in Europa. Influenzato dalla lezione
poetica di Sergio Atzeni e dalla narrativa
antropologica di Giulio Angioni, Flavio Soriga
mostra già in questo primo lavoro tutto il
repertorio linguistico e narrativo che lo porterà
poi ai suoi libri più fortunati, da Neropioggia
a Sardinia Blues.
Postfazione di Lella Costa
Un romanzo corale, un susseguirsi di storie
e personaggi narrati in una lingua che
si contamina col sardo, che non ha paura
di ricorrere al parlato e a metafore da realismo
magico in chiave mediterranea. Un libro
d’esordio che ha conquistato la giuria del Premio
Calvino e che ha segnato un punto importante
nell’affermarsi di quella che è stata definita
la “nouvelle vague sarda”, un gruppo di scrittrici
e scrittori che a cavallo degli anni Duemila
si sono affermati fuori dai confini dell’isola,
in Italia e in Europa. Influenzato dalla lezione
poetica di Sergio Atzeni e dalla narrativa
antropologica di Giulio Angioni, Flavio Soriga
mostra già in questo primo lavoro tutto il
repertorio linguistico e narrativo che lo porterà
poi ai suoi libri più fortunati, da Neropioggia
a Sardinia Blues.
Postfazione di Lella Costa