Che hai fatto dei tuoi fratelli?
Inizio anni sessanta, periferia di Parigi.
Un palazzone nuovo, il segno del mondo che
cambia. Claude è un bambino curioso e timido
che ama leggere di nascosto, a letto, la sera,
così come fanno i suoi fratelli grandi, immersi
in Chateaubriand e Tucidide. Il padre,
che vorrebbe coglierli sul fatto, scivola
sul pavimento lucido e si spacca il naso.
È con una scena insieme buffa, drammatica
e simbolica che si apre il romanzo-memoir
di Claude Arnaud. Che ha appena tredici anni
quando esplode il sessantotto e si getterà
nelle braccia della controcultura, cambierà
nome e pelle, assaggerà amori di ogni genere
e l’estasi delle droghe. Intanto la famiglia
si disperde, muore la mamma, Pierre precipita
nella follia, Philippe va a fare il giro
del mondo. Il vitalismo eccessivo e rischioso
di una generazione, il contrasto fra euforia
collettiva e drammi personali, la ricerca
spasmodica dell’identità sono i temi-chiave
di un libro sfaccettato e affascinante,
scritto con slancio e precisione.
Inizio anni sessanta, periferia di Parigi.
Un palazzone nuovo, il segno del mondo che
cambia. Claude è un bambino curioso e timido
che ama leggere di nascosto, a letto, la sera,
così come fanno i suoi fratelli grandi, immersi
in Chateaubriand e Tucidide. Il padre,
che vorrebbe coglierli sul fatto, scivola
sul pavimento lucido e si spacca il naso.
È con una scena insieme buffa, drammatica
e simbolica che si apre il romanzo-memoir
di Claude Arnaud. Che ha appena tredici anni
quando esplode il sessantotto e si getterà
nelle braccia della controcultura, cambierà
nome e pelle, assaggerà amori di ogni genere
e l’estasi delle droghe. Intanto la famiglia
si disperde, muore la mamma, Pierre precipita
nella follia, Philippe va a fare il giro
del mondo. Il vitalismo eccessivo e rischioso
di una generazione, il contrasto fra euforia
collettiva e drammi personali, la ricerca
spasmodica dell’identità sono i temi-chiave
di un libro sfaccettato e affascinante,
scritto con slancio e precisione.