Cento porcellini d'India
Lima, oggi. Eufrasia è una giovane domestica
pratica e gentile che si occupa di doña Carmen,
un’anziana signora oppressa dal fatto
di non vedere più l’oceano dalla finestra.
Il dirimpettaio è un medico in pensione che
ama il jazz, il dottor Harrison. Doña Carmen
è la prima persona che Eufrasia aiuterà
ad andarsene in cambio di una somma modesta,
il corrispettivo di dieci porcellini d’India,
che in Perù sono animali preziosi; poi sarà
Harrison a chiederle una mano. Rimasta senza
impiego, Eufrasia comincia a lavorare in una casa
di riposo e fa la conoscenza dei Magnifici Sette,
un manipolo di anziani, ciascuno con le sue
stravaganze, ancora autonomi, accomunati dallo
stesso desiderio di congedarsi dalla vita in modo
sommesso. E così Tío Miguelito vecchio surfista
in pensione, Tanaka detto ‘il giappo’,
i fratelli Dupont e Dupond, il capitano di marina
Giacomo Sanguinetti, Ubaldo il poeta e la signora
Pollo chiedono una mano a Eufrasia e si avviano
verso l’epilogo a bordo di un pulmino Volkswagen.
I porcellini a questo punto sono saliti a novanta,
un piccolo tesoro, quanto basta a Eufrasia
per garantire gli studi al figlio: ma ne mancano
ancora dieci per chiudere definitivamente il conto.
Un romanzo dissacrante e commovente sulla cura
e sul diritto alla dignità.
Lima, oggi. Eufrasia è una giovane domestica
pratica e gentile che si occupa di doña Carmen,
un’anziana signora oppressa dal fatto
di non vedere più l’oceano dalla finestra.
Il dirimpettaio è un medico in pensione che
ama il jazz, il dottor Harrison. Doña Carmen
è la prima persona che Eufrasia aiuterà
ad andarsene in cambio di una somma modesta,
il corrispettivo di dieci porcellini d’India,
che in Perù sono animali preziosi; poi sarà
Harrison a chiederle una mano. Rimasta senza
impiego, Eufrasia comincia a lavorare in una casa
di riposo e fa la conoscenza dei Magnifici Sette,
un manipolo di anziani, ciascuno con le sue
stravaganze, ancora autonomi, accomunati dallo
stesso desiderio di congedarsi dalla vita in modo
sommesso. E così Tío Miguelito vecchio surfista
in pensione, Tanaka detto ‘il giappo’,
i fratelli Dupont e Dupond, il capitano di marina
Giacomo Sanguinetti, Ubaldo il poeta e la signora
Pollo chiedono una mano a Eufrasia e si avviano
verso l’epilogo a bordo di un pulmino Volkswagen.
I porcellini a questo punto sono saliti a novanta,
un piccolo tesoro, quanto basta a Eufrasia
per garantire gli studi al figlio: ma ne mancano
ancora dieci per chiudere definitivamente il conto.
Un romanzo dissacrante e commovente sulla cura
e sul diritto alla dignità.