Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità
Proviamo solo a immaginare quali devono essere stati l’emozione e la
gioia. Il giovanissimo orientalista Johann Ludwig Burckhardt, travestito
da arabo, accompagnato da beduini diffidenti che lo ritengono un
mago infedele, si avventura nel deserto giordano finché si imbatte in
una gola angusta, quasi buia. Il silenzio è palpabile, il rischio assoluto.
Ma, all’improvviso, dalle rocce e dall’oblio dei secoli, riemerge la ricca e
raffinata città dei Nabatei, la favolosa Petra, che ormai si pensava essere
solo un luogo della fantasia. Ecco, in questo volume che raccoglie le
più belle storie intorno ai misteri dei tempi antichi di tutti i continenti,
Francesco Bongiorni e Massimo Polidoro restituiscono l’irripetibile
emozione della scoperta e la gioia incontenibile di una scommessa vinta
quasi sempre contro ogni buon senso. Scoprendo così che a inseguire
miraggi e leggende apparentemente inconsistenti si finisce spesso
con il trovare testimonianze e tesori concretissimi, ma soprattutto la
ricompensa a domande che ciascuno di noi porta dentro di sé e che
costituiscono il nostro mistero più antico e insondabile.
Proviamo solo a immaginare quali devono essere stati l’emozione e la
gioia. Il giovanissimo orientalista Johann Ludwig Burckhardt, travestito
da arabo, accompagnato da beduini diffidenti che lo ritengono un
mago infedele, si avventura nel deserto giordano finché si imbatte in
una gola angusta, quasi buia. Il silenzio è palpabile, il rischio assoluto.
Ma, all’improvviso, dalle rocce e dall’oblio dei secoli, riemerge la ricca e
raffinata città dei Nabatei, la favolosa Petra, che ormai si pensava essere
solo un luogo della fantasia. Ecco, in questo volume che raccoglie le
più belle storie intorno ai misteri dei tempi antichi di tutti i continenti,
Francesco Bongiorni e Massimo Polidoro restituiscono l’irripetibile
emozione della scoperta e la gioia incontenibile di una scommessa vinta
quasi sempre contro ogni buon senso. Scoprendo così che a inseguire
miraggi e leggende apparentemente inconsistenti si finisce spesso
con il trovare testimonianze e tesori concretissimi, ma soprattutto la
ricompensa a domande che ciascuno di noi porta dentro di sé e che
costituiscono il nostro mistero più antico e insondabile.