Luís de Camões (1524/25?-1579/80?), figlio di Simão Vaz de Camões e di Ana de Sá o Ana de Macedo, nasce in una famiglia della piccola nobiltà originaria della Galizia che, probabilmente, annovera anche il poeta medievale Vasco Peres de Camões. Non si conosce né il luogo di nascita, né quello della prima formazione. A soli undici anni, si imbarca, come paggio, nell’armata che nel 1535 partecipa alla battaglia di Tunisi. Successivamente prosegue la sua formazione in un grande centro intellettuale, forse Coimbra, in quel periodo il principale polo culturale del regno del Portogallo, e in particolare nel Monastero di Santa Cruz, il cui priore, D. Bento Camões, era zio del poeta. Ha dei contatti con la corte regia a Lisbona, città dove però si trova anche coinvolto in risse e aggressioni per le quali nel 1552 viene incarcerato. Amnistiato nel 1553, parte per l’India come soldato, in una specie di esilio volontario. Rimane in Oriente diciassette anni, viaggiando tra le coste del Malabar e il Golfo di Aden. Nel frattempo pubblica a Goa un’ode, la prima delle tre poesie che edita in vita. Nel 1567-1568 parte da Goa e giunge in Mozambico dove si trattiene per un certo tempo e da dove nel 1570 raggiunge Lisbona. Nel 1572 a Lisbona pubblica Os Lusíadas e gli viene riconosciuta una pensione regia annua di 15.000 réis. Muore il 10 giugno 1579 o 1580 e forse è sepolto nel convento delle francescane di Santa Anna a Lisbona.