Giunti Editore

Jack London

“Vagabondo” per vocazione e per necessità, London prima di diventare uno scrittore a tempo pieno fece lo strillone di giornali, il pescatore clandestino di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra russo-giapponese, l’agente di assicurazioni, il coltivatore e il cercatore d’oro. Divoratore di libri di ogni genere, durante la caccia all’oro nel Klondike scrisse il suo primo enorme successo: Il richiamo della foresta (The Call of the Wild, 1903), al quale seguirono molti romanzi di vario genere, da quelli avventurosi come Zanna Bianca (White Fang, 1906), a quelli autobiografici come La strada (The road, 1907) e Martin Eden (Martin Eden, 1909). London si è cimentato anche con il reportage (come nel 1904, sulla guerra russo-giapponese) e con la saggistica politica con l’inchiesta Il popolo dell’abisso, (The people of the abyss, 1903) sulla povertà nell’East End di Londra.

I classici Bompiani