Dei forti dolori al petto, la diagnosi inaspettata: “È il cuore”. Incredulo, recalcitrante, Elie Wiesel viene operato a New York, in extremis. Improvvisamente ha tutte le ragioni di credere che presto sprofonderà in un silenzio eterno. Questo passaggio dalla vita alla morte – tutt’altro che vuoto, come scoprirà Wiesel – si popola di emozioni, volti, ricordi, riflessioni su di sé e su Dio. E lo porta a fare il bilancio della propria esistenza, della propria missione. Ritornato alla vita, il premio Nobel per la Pace, autore indimenticabile dell’Oblio, instancabile promotore di tolleranza, ci racconta la storia incredibile di questo viaggio attraverso un muro invisibile.