Il grande Gatsby
Scritto in modo magistrale con la tecnica
dello scorcio perfezionata da Henry James,
Il grande Gatsby, ambientato a New York
e a Long Island nell’estate del 1922, racconta
– con la voce di uno dei personaggi, Nick
Carraway – l’età del jazz, le sue contraddizioni
e la sua tragicità narrando pagina dopo pagina
la disintegrazione del mito americano
e la strenua difesa di un abbacinante sfavillio
di facciata. Nick vive accanto alla sfarzosa villa
di Jay Gatsby, personaggio eccentrico
e misterioso che organizza feste sfrenate
frequentate dall’alta società, ed è tormentato
da un pensiero fisso: riconquistare Daisy,
la donna di cui è innamorato da sempre,
sposata con Tom Buchanan, famoso giocatore
di polo. La relazione clandestina in cui Gatsby
riesce a coinvolgerla trascinerà entrambi verso
un epilogo tragico. Sorta di autobiografia
spirituale di Fitzgerald che, accantonati
alcolismo e vita da playboy, voleva capire
i motivi del suo stesso inabissamento, ha avuto
vari adattamenti cinematografici, tra cui
la versione del 1974 diretta da Francis Ford
Coppola con Robert Redford e Mia Farrow
e l’ultima, nel 2013, protagonista Leonardo
di Caprio, premiata con due Oscar.
Scritto in modo magistrale con la tecnica
dello scorcio perfezionata da Henry James,
Il grande Gatsby, ambientato a New York
e a Long Island nell’estate del 1922, racconta
– con la voce di uno dei personaggi, Nick
Carraway – l’età del jazz, le sue contraddizioni
e la sua tragicità narrando pagina dopo pagina
la disintegrazione del mito americano
e la strenua difesa di un abbacinante sfavillio
di facciata. Nick vive accanto alla sfarzosa villa
di Jay Gatsby, personaggio eccentrico
e misterioso che organizza feste sfrenate
frequentate dall’alta società, ed è tormentato
da un pensiero fisso: riconquistare Daisy,
la donna di cui è innamorato da sempre,
sposata con Tom Buchanan, famoso giocatore
di polo. La relazione clandestina in cui Gatsby
riesce a coinvolgerla trascinerà entrambi verso
un epilogo tragico. Sorta di autobiografia
spirituale di Fitzgerald che, accantonati
alcolismo e vita da playboy, voleva capire
i motivi del suo stesso inabissamento, ha avuto
vari adattamenti cinematografici, tra cui
la versione del 1974 diretta da Francis Ford
Coppola con Robert Redford e Mia Farrow
e l’ultima, nel 2013, protagonista Leonardo
di Caprio, premiata con due Oscar.