"Matèias Gr³newald ci ha sempre attratto, soprattutto a partire da varie riflessioni fatte da scrittori, pensatori e teologi sull'Altare di Isenheim, che ci hanno illuminato più di quelle fatte dalla maggior parte degli storici dell'arte. In effetti il messaggio di tale pittore trascende l'ambito specifico della storia dell'arte, in quanto investe in maniera assai forte i due problemi di fondo dell'uomo: quello della sofferenza, quello della morte e del loro senso. Le soluzioni che egli presenta di questi problemi, sono quelle di un vero credente nel messaggio del cristianesimo, oltre che di un uomo impegnato a fondo nel portare aiuto a quelle persone sulle quali tali problemi pesavano in sommo grado, vale a dire ai lebbrosi dell'ospedale annesso al convento dei frati dell'Ordine di Sant'Antonio di Isenheim. Una interpretazione adeguata del messaggio comunicato con la creazione del grande Altare di Isenheim, che è un grandioso polittico articolato in forma di libro, non può basarsi solamente su criteri estetici e connessi con l'arte pittorica, e nemmeno può esaurirsi in ricerche che mirino a ricostruire il misterioso personaggio storico che sta sotto il nome di Gr³newald." (dalla prefazione dell'autore)
"Matèias Gr³newald ci ha sempre attratto, soprattutto a partire da varie riflessioni fatte da scrittori, pensatori e teologi sull'Altare di Isenheim, che ci hanno illuminato più di quelle fatte dalla maggior parte degli storici dell'arte. In effetti il messaggio di tale pittore trascende l'ambito specifico della storia dell'arte, in quanto investe in maniera assai forte i due problemi di fondo dell'uomo: quello della sofferenza, quello della morte e del loro senso. Le soluzioni che egli presenta di questi problemi, sono quelle di un vero credente nel messaggio del cristianesimo, oltre che di un uomo impegnato a fondo nel portare aiuto a quelle persone sulle quali tali problemi pesavano in sommo grado, vale a dire ai lebbrosi dell'ospedale annesso al convento dei frati dell'Ordine di Sant'Antonio di Isenheim. Una interpretazione adeguata del messaggio comunicato con la creazione del grande Altare di Isenheim, che è un grandioso polittico articolato in forma di libro, non può basarsi solamente su criteri estetici e connessi con l'arte pittorica, e nemmeno può esaurirsi in ricerche che mirino a ricostruire il misterioso personaggio storico che sta sotto il nome di Gr³newald." (dalla prefazione dell'autore)
Leggi di più
Formato | 173.0 x 245.0 |
---|---|
Legatura | |
Pagine | |
In libreria da | Novembre 2006 |
Isbn | 9788845257797 |
Giovanni Reale (1931-2014) è stato uno dei più importanti filosofi italiani, nonché uno dei massimi studiosi del pensiero antico. Dopo il conseguimento della laurea all’Università Cattolica di Milano si sposta a Marburgo e a Monaco di Baviera per perfezionare i suoi studi filosofici. Ottiene l’abilitazione per insegnare, e comincia dai Licei. Successivamente vince un concorso per una cattedra all’Università degli Studi di Parma, dove i suoi primi corsi da Professore universitario saranno “Filosofia Morale” e “Storia della Filosofia”: è questo il periodo in cui comincia a porre le basi per le teorie filosofiche che lo renderanno uno dei più considerati pensatori italiani. Insegna poi alla Cattolica di Milano, tornando da Professore ordinario di Storia della Filosofia Antica tra i banchi tra i quali era stato alunno. Alla Cattolica Reale fonda anche il Centro di ricerche di Metafisica, in cui molti suoi allievi si sono formati. Dal 2005 passa a insegnare alla nuova Facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano, in cui fonda un nuovo Centro di ricerche su Platone e sulle radici platoniche del pensiero e della civiltà occidentale. La sua ricerca si è rivolta a tutto l’arco del pensiero antico pagano e cristiano. I suoi contributi, tradotti in molte lingue, trattano Aristotele, Platone, Plotino, Socrate ed Agostino, reinterpretati con approcci di grande originalità. Tra le sue opere più importanti, da ricordare è il testo che ha accompagnato generazioni e generazioni di liceali, scritto con Dario Antiseri: Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, prima edizione nel 1983 e nuova edizione ampliata nel 2013, per La Scuola. Amplissima la bibliografia di Reale: tra le sue altre opere più importanti, ricordiamo la traduzione di moltissimi dialoghi platonici, iniziata nel 1961 con il Critone e continuata con Menone (1962), Eutifrone (1964), Gorgia (1966), Protagora (1969), Fedone (1970) e molti altri. Da citare anche scritti come Il motore immobile (1963), Teofrasto e la sua aporetica metafisica (1964), Questioni di storiografia filosofica (1974 e 1975), Filosofia e pedagogia dalle origini ad oggi (1985 e 1986), La filosofia nel suo sviluppo storico (1988), Antologia filosofica (1990), Storia della filosofia (1997). Oltre al campo specifico della filosofia antica e tardo-antica, Reale si occupa a vario titolo anche della storia della filosofia generale: ricordiamo la sua direzione delle collane filosofiche “Classici della Filosofia” e “Testi a fronte” dI Bompiani. Inoltre, la sua nuova traduzione delle Enneadi è stata pubblicata nel 2002 nella collana “I Meridiani” di Arnoldo Mondadori Editore. Cura inoltre la traduzione e il commento di tutti gli scritti di Seneca, nel 1994. A Giovanni Reale sono state conferite tre lauree honoris causa: dall’Accademia Internazionale di Filosofia del Liechtenstein, dall’Università Cattolica di Lublino e dall’Università di Stato di Mosca. Nel 2011 gli viene conferito il Cavalierato su iniziativa del Presidente della Repubblica, nonché la cittadinanza onoraria della città di Siracusa (patria di molti importanti filosofi). Tra i numerosi libri pubblicati nei Tascabili Bompiani ricordiamo La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell’anima (2003); Valori dimenticati dell’Occidente (2004); Karol Wojtyla. Un pellegrino dell’assoluto (2005); Eros dèmone mediatore (2005, ripubblicato nel 2021); Il valore dell’uomo (2007) con l’ex Arcivescovo di Milano Angelo Scola;) Responsabilità della vita: un confronto fra un credente e un non credente (2013) con Umberto Veronesi e, infine, Mi sono innamorato della filosofia (2014).
Scopri di piùGiovanni Reale (1931-2014) è stato uno dei più importanti filosofi italiani, nonché uno dei massimi studiosi del pensiero antico. Dopo il conseguimento della laurea all’Università Cattolica di Milano si sposta a Marburgo e a Monaco di Baviera per perfezionare i suoi studi filosofici. Ottiene l’abilitazione per insegnare, e comincia dai Licei. Successivamente vince un concorso per una cattedra all’Università degli Studi di Parma, dove i suoi primi corsi da Professore universitario saranno “Filosofia Morale” e “Storia della Filosofia”: è questo il periodo in cui comincia a porre le basi per le teorie filosofiche che lo renderanno uno dei più considerati pensatori italiani. Insegna poi alla Cattolica di Milano, tornando da Professore ordinario di Storia della Filosofia Antica tra i banchi tra i quali era stato alunno. Alla Cattolica Reale fonda anche il Centro di ricerche di Metafisica, in cui molti suoi allievi si sono formati. Dal 2005 passa a insegnare alla nuova Facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano, in cui fonda un nuovo Centro di ricerche su Platone e sulle radici platoniche del pensiero e della civiltà occidentale. La sua ricerca si è rivolta a tutto l’arco del pensiero antico pagano e cristiano. I suoi contributi, tradotti in molte lingue, trattano Aristotele, Platone, Plotino, Socrate ed Agostino, reinterpretati con approcci di grande originalità. Tra le sue opere più importanti, da ricordare è il testo che ha accompagnato generazioni e generazioni di liceali, scritto con Dario Antiseri: Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, prima edizione nel 1983 e nuova edizione ampliata nel 2013, per La Scuola. Amplissima la bibliografia di Reale: tra le sue altre opere più importanti, ricordiamo la traduzione di moltissimi dialoghi platonici, iniziata nel 1961 con il Critone e continuata con Menone (1962), Eutifrone (1964), Gorgia (1966), Protagora (1969), Fedone (1970) e molti altri. Da citare anche scritti come Il motore immobile (1963), Teofrasto e la sua aporetica metafisica (1964), Questioni di storiografia filosofica (1974 e 1975), Filosofia e pedagogia dalle origini ad oggi (1985 e 1986), La filosofia nel suo sviluppo storico (1988), Antologia filosofica (1990), Storia della filosofia (1997). Oltre al campo specifico della filosofia antica e tardo-antica, Reale si occupa a vario titolo anche della storia della filosofia generale: ricordiamo la sua direzione delle collane filosofiche “Classici della Filosofia” e “Testi a fronte” dI Bompiani. Inoltre, la sua nuova traduzione delle Enneadi è stata pubblicata nel 2002 nella collana “I Meridiani” di Arnoldo Mondadori Editore. Cura inoltre la traduzione e il commento di tutti gli scritti di Seneca, nel 1994. A Giovanni Reale sono state conferite tre lauree honoris causa: dall’Accademia Internazionale di Filosofia del Liechtenstein, dall’Università Cattolica di Lublino e dall’Università di Stato di Mosca. Nel 2011 gli viene conferito il Cavalierato su iniziativa del Presidente della Repubblica, nonché la cittadinanza onoraria della città di Siracusa (patria di molti importanti filosofi). Tra i numerosi libri pubblicati nei Tascabili Bompiani ricordiamo La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell’anima (2003); Valori dimenticati dell’Occidente (2004); Karol Wojtyla. Un pellegrino dell’assoluto (2005); Eros dèmone mediatore (2005, ripubblicato nel 2021); Il valore dell’uomo (2007) con l’ex Arcivescovo di Milano Angelo Scola;) Responsabilità della vita: un confronto fra un credente e un non credente (2013) con Umberto Veronesi e, infine, Mi sono innamorato della filosofia (2014).
Scopri di piùElisabetta Sgarbi ha esordito alla regia nel 1999. Ha presentato i suoi lavori in numerosi e importanti festival europei, come la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Festival Internazionale del Film di Locarno, il Torino Film Festival, il Festival Internazionale del Film di Cannes. È da diciannove anni Direttore Artistico del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza.
Scopri di piùElisabetta Sgarbi ha esordito alla regia nel 1999. Ha presentato i suoi lavori in numerosi e importanti festival europei, come la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Festival Internazionale del Film di Locarno, il Torino Film Festival, il Festival Internazionale del Film di Cannes. È da diciannove anni Direttore Artistico del Festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza.
Scopri di più