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Discorso del metodo
Discorso del metodo

Discorso del metodo

Il Discorso sul metodo segna la data di nascita del pensiero moderno. Con esso è sancito definitivamente il tramonto della tradizione aristotelico-tomista, che aveva dominato per secoli, e prende l’avvio quel modo nuovo di affrontare i problemi filosofici e scientifici che ancora oggi per molti aspetti è dominante. Cartesio, consapevole della portata rivoluzionaria del Discorso sul metodo, lo scrive in francese, non in latino, per dare al suo pensiero la maggiore possibilità di diffusione, e fa appello alla sola ragione naturale, non all’autorità, perché il suo messaggio sia esposto al vaglio critico di tutti. Dalle riflessioni sulla matematica, in cui fu un geniale innovatore, come pure sulle scienze, che praticò da maestro, ricavò quel metodo con cui affrontò l’impresa della ricostruzione filosofica e scientifica. Il punto di partenza, di sapore agostiniano, è la riflessione su di sé, da cui sorge la domanda “Chi sono io?”. La risposta è il famoso “cogito, ergo sum”, cioè mi colgo come pensante e come esistente. Dal cogito Cartesio giunge, con stringate argomentazioni, alle prove dell’esistenza dell’anima e di Dio. Il Discorso sul metodo procede con l’andamento appassionato dell’autobiografia intellettuale: Cartesio, del quale conosciamo il carattere schivo e solitario, qui si apre al lettore e intreccia i temi filosofici e scientifici con le vicende personali, sia storiche che intellettuali: è questo il motivo della profonda unità e del perenne fascino del rivoluzionario testo cartesiano.
Quest’edizione è curata da Lucia Urbani Ulivi, studiosa della filosofia moderna e contemporanea. Il suo ricco saggio introduttivo ripercorre l’itinerario in sei tappe di Cartesio partendo dal contesto storico in cui l’opera si è sviluppata. Le note al testo, brevi ed essenziali, le parole chiave e la bibliografia aggiornata forniscono gli strumenti ad hoc per cogliere e approfondire le varie problematiche insite nello scritto. Il testo francese a fronte riproduce esattamente l’edizione curata da Charles Adam e Paul Tannery, a cui tutta la letteratura cartesiana fa riferimento.