Biglietti d'invito per una semiotica marcata
Dicerie, voci, etimi, profezie; lingue
mistiche, parole poetiche, retoriche
scientifiche; Tex, Pinocchio, zombie;
tatuaggi e oltraggi. Con l’esempio
e l’esortazione, Paolo Fabbri ha sempre
sollecitato la semiotica italiana
e internazionale a occuparsi di testi di ogni
tipo, senza saltare mai gli anelli che
tengono gli oggetti dell’analisi in
collegamento con il metodo, la teoria
e la filosofia. I suoi scritti si leggono allora
come biglietti d’invito, amabili sfide
a cogliere il senso nel suo emergere
e laddove emerge. La vasta antologia
che se ne propone è curata da Gianfranco
Marrone, suo interlocutore privilegiato,
come Fabbri lo è stato per Roland Barthes,
Umberto Eco, Algirdas Greimas.
Dicerie, voci, etimi, profezie; lingue
mistiche, parole poetiche, retoriche
scientifiche; Tex, Pinocchio, zombie;
tatuaggi e oltraggi. Con l’esempio
e l’esortazione, Paolo Fabbri ha sempre
sollecitato la semiotica italiana
e internazionale a occuparsi di testi di ogni
tipo, senza saltare mai gli anelli che
tengono gli oggetti dell’analisi in
collegamento con il metodo, la teoria
e la filosofia. I suoi scritti si leggono allora
come biglietti d’invito, amabili sfide
a cogliere il senso nel suo emergere
e laddove emerge. La vasta antologia
che se ne propone è curata da Gianfranco
Marrone, suo interlocutore privilegiato,
come Fabbri lo è stato per Roland Barthes,
Umberto Eco, Algirdas Greimas.